La natura offre da sempre ottime materie prime per l'applicazione in vari ambiti, tra cui l'edilizia e le costruzioni, solo che spesso non siamo in grado di trarre ispirazione dai suoi suggerimenti, di scoprire ed investigare nuovi usi ed applicazioni. È il caso della Posidonia nelle vesti di isolante termico: pianta acquatica abbondantemente presente nelle spiagge, solitamente all'inizio della stagione balneare deve essere rimossa ed eliminata. In alcune aree geografiche questo materiale naturale era tradizionalmente impiegato nelle costruzioni per assenza di altre materie prime, come ad esempio avveniva in Svezia. Dunque la sua moderna applicazione non è un'innovazione, ma una riscoperta di tecnologie tradizionali di alcuni paesi del Nord Europa.
La Posidonia oceanica, nota anche con il nome di erba di Nettuno, è una pianta acquatica tipica del Mar Mediterraneo. È caratterizzata da radici, come una pianta terrestre, e da foglie a forma di nastri che arrivano fino ad un metro di lunghezza e raggruppate a ciuffi di 6 o 7; dà ordine anche a frutti detti "olive di mare". Sott'acqua, ad una certa profondità, costituisce delle vere e proprie praterie, all'interno delle quali si nutrono e trovano protezione alcuni tipi di flora e fauna. Nonostante per molti si tratti di una fastidiosa presenza, anche per l'odore rilasciato in natura durante la decompozizione, la Posidonia ha un'azione benefica per gli ecosistemi perchè protegge la costa dall'erosione. Inoltre la presenza di banchi di Posidonia in decomposizione sulle spiagge indica la buona qualità delle acque marine. Oltre i banchi di Posidonia, sulle spiagge spesso si trovano le egagropili, ovvero delle palline di varie dimensioni costituite di fibre di Posidonia, a seguito dell'azione marina e degli agenti atmosferici. In Italia i banchi di foglie di Posidonia presenti sulle spiagge vengono definiti come "rifiuti solidi da smaltire.Come evidenziato dai ricercatori del centro ricerche Fraunhofer (un'organizzazione tedesca importante su scala europea), l'utilizzo della Posidonia in ambito edilizio è giustificata da caratteristiche e proprietà, sconosciute ai più perché non manifestate apertamente in natura. Vediamo insieme quali sono le principali: è un buon isolante termico; è completamente riciclabile: si calcola che la sua vita media sia di circa 150 anni, quindi la sua applicazione in campo edile è vantaggiosa per la sua durevolezza; è ignifuga, il che la rende altamente affidabile per l'applicazione e la sicurezza degli edifici; è resistente alla muffa, poiché è presente una percentuale di sale compresa tra lo 0,5 e il 2%, il che evita che marcisca; è in grado di assorbire vapor acqueo e successivamente rilasciarlo senza perdere capacità isolante, come spesso invece avviene quando si tratta di altri materiali isolanti. Tutte queste caratteristiche rendono non necessario l'uso di additivi chimici, con notevoli vantaggi per la salute dell'uomo e dell'ambiente: la Posidonia è dunque anche atossica.
Articolo de architetturaecosostenibile.it