sabato 2 novembre 2013

Bamboo life

Parola chiave: BAMBOO!!! Se si utilizzassero materiali come il bamboo sia per pavimentazioni,  per mobili, per decorazioni, per piccole strutture e, sarebbe fantastico ancor più, in archittetura, la deforestazione si fermerebbe completamente. <<Salve la Foresta Nera e il ''polmone del mondo'' la Foresta Amazzonica.>> frase che mi piacerebbe sentir molto presto, ma ahimè non è così ne ora ne nei prossimi 20 anni. La crescita delle diverse (centinaia) specie di bamboo è molto limitata nel mondo. 
Le sue radici in molte specie è infestante, una volta seminato si espande, non si sa se è un bene o un male... Le dimendioni di un singolo stelo o tronco variano dai pochi centimetri ai 20 cm di diametro, per la specie gigante. Il colore varia anch'esso dalle specie il più particolare è quello nero. I costi di prodotti derivati dal bamboo dovrebbero essere di molto inferiori a quelli del legno massiccio o lamellare, ma spesso (attualmente) ha lo stesso prezzo, credo per il poco utilizzo e esiliato a pochi elementi decorativi d'interior design. Se il suo utilizzo diventasse una ''moda'', o meglio, per volere ambientale, più diffuso, sarebbe salutare per tutto il mondo sia per quanto riguarda la deforestazione sia l'eco-sostenibilità. Quindi a pari prezzo...scegliete al posto del parquet di legno duro o lamellare un parquet in bamboo e sosterrete il nostro pianeta!



venerdì 1 novembre 2013

Emeco Navy Chair

Dalla bottiglia della bibita più famosa al mondo, quella di cui ancora tutti cercano il “segreto chimico”, è nata una sedia. E i protagonisti dell’iniziativa sono l’azienda di design Emeco e The Coca-Cola Company, che hanno unito i loro prodotti icona, la Navy Chair e la bottiglia della Coca Cola, per creare una sedia davvero originale.


Il modello è quello della celebre sedia in alluminio Emeco Navy Chair, progettata nel 1944 per la U.S. Navy; la novità è che quella appena prodotta è composta da 111 bottiglie di plastica riciclata, di Coca Cola appunto. 
111 anche il numero delle sedie realizzate, ognuna delle quali composta per il 60 per cento di PET (polietilene tereftalato riciclato) e da una speciale combinazione di altri elementi inclusi pigmenti e fibra di vetro per garantire resistenza e forza al materiale. 

«Le 111 Navy Chair sono l’espressione della nostra attenzione e impegno nei confronti dell’ ecosostenibilità, dell’innovazione e dell’originalità del design» afferma Kate Dwyer, group director, worldwide licensing, di The Coca-Cola Company. Soddisfatto anche Gregg Buchbinder, presidente di Emeco che dichiara «Siamo riusciti a trasformare un oggetto che solitamente viene buttato via, in qualcosa di desiderabile e di resistente nel tempo».

Ma questa è solo una delle varie iniziative ecosostenibili a cui Coca Cola partecipa per motivare al riciclo e dimostrare che le bottiglie in pet possono trasformarsi in prodotti di uso quotidiano. Nel 2007, per esempio, è stata la prima azienda a lanciare il primo oggetto realizzato in pet riciclato.
La 111 Navy Chair di Emeco e Coca Cola sarà in commercio da giugno 2010 in sei colori: rosso Coca-Cola, bianco, pietra, erba, cachi e antracite.

giovedì 31 ottobre 2013

Recupero delle lampadine

Si fulminano, si scaricano, si rompono. E poi? Dove finiscono le tante lampadine presenti nelle nostre case, dal bagno alla cucina passando per la camera da letto e uscendo in veranda?
Molto, troppo spesso, nel contenitore unico dell’immondizia.Pochi sanno che i rifiuti derivanti dalle sorgenti luminose sono fragili, per la presenza di vetro, pericolosi, a causa del mercurio, ma leggeri. Dove buttarli? Nei contenitori appositi, predisposti al trattamento e al riciclo. Come quelli di Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione. Il consorzio nasce nel 2004 dall’unione delle principali aziende nazionali ed internazionali del settore illuminotecnico attive in Italia (Osram, Philips, General Electric etc) per gestire la raccolta e il trattamento dei rifiuti derivanti da sorgenti luminose e apparecchi di illuminazione a fine vita, nel pieno rispetto del Decreto legislativo 25 luglio 2005 n. 151, "Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), nonché allo smaltimento dei rifiuti". 

In breve i servizi offerti dal Ecolamp:
- fornitura in comodato gratuito ai centri di raccolta di contenitori progettati per la raccolta e il trasporto delle sorgenti luminose;

- il trasporto delle apparecchiature di illuminazione e la raccolta presso centri di stoccaggio e poi verso impianti di riciclo
- il riciclo e il trattamento delle sorgenti luminose.

Il consorzio, cui aderiscono oltre 140 produttori di apparecchi di illuminazione, è senza fini di lucro, e ha come obiettivo quello di gestire dal ritiro al trasporto, fino al riciclo e allo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita. Per maggiori informazioni: www.ecolamp.it


Articolo de design.repubblica.it

mercoledì 30 ottobre 2013

Eco-Generation di Edison

Edison collabora da oltre dieci anni con Legambiente sui temi del risparmio energetico e dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Il progetto “Eco-Generation. Scuola amica del clima”, di durata triennale, si è basato sulla creazione di una rete di scuole pilota con lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità – in termini di risparmio energetico, edilizia sostenibile e fonti rinnovabili – in tutti gli istituti scolastici del territorio.
Il progetto è iniziato con un’indagine termografica sull’efficienza energetica negli istituti pilota, per verificare la presenza di eventuali anomalie termiche che compromettessero l'efficienza degli stabili.
In ognuna delle scuole pilota è stato poi organizzato un programma di attività per promuovere le buone pratiche di sostenibilità: rappresentazioni teatrali, laboratori per piccoli Energy manager, realizzazione di fumetti pro-efficienza energetica, esperimenti tecnici, formazione per gli insegnanti, percorsi educativi mirati all’ adozione di pratiche virtuose.
Alla fine di questo percorso, ogni classe ha proposto un “Decalogo della scuola sostenibile” come strumento di riqualificazione del proprio edificio scolastico. La scuola che ha proposto il miglior decalogo si è aggiudicato un premio sostenibile, ovvero il “pacchetto salva-energia” di Edison.
Il progetto ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente e del Ministero dell'Istruzione ed è partner della Sustainable Energy Europe Campaign promossa dall'Unione Europea.
Desiderio di Edison e Legambiente è trasformare Eco-Generation in un progetto di efficienza energetica permanente da proporre a tutti gli istituti scolastici, alle amministrazioni locali e al Ministero dell’Istruzione.
Le scuole che hanno partecipato al progetto hanno dato vita ad un diario di bordo sul social network Facebook per maggiori dettagli sul progetto clicca qui

martedì 29 ottobre 2013

Un grande esempio da Electrolux



Pulire i mari da un lato. Recuperare la plastica dall’ altro. Da questo doppio intento, nasce il progetto di Electrolux Vac from the Sea, che prevede di realizzare un’edizione limitata di aspirapolvere dal riciclo di rifiuti di plastica raccolti nell’ Oceano Pacifico e in altre zone marine molto inquinate.
Electrolux si rimbocca le maniche: la plastica verrà raccolta con immersioni nella barriera corallina oppure direttamente dalla superficie del mare, nell’Oceano Pacifico, Indiano e Atlantico, nel Mar Mediterraneo, Baltico e del Nord.
Per partecipare, basta visitare il sito www.electrolux.com/vacfromthesea e la pagina di Facebook, dove sono presenti i link ai siti web di persone e organizzazioni che hanno bisogno di supporto : www.facebook.com/electroluxappliancesIl lavoro sarà visibile sul Blog o sulla pagina Facebook. Gli aspirapolvere prodotti con il materiale raccolto verranno poi esposti al pubblico.



Articolo de design.repubblica.it

lunedì 28 ottobre 2013

Primo supermercato autarchico

La crisi che ha costretto l’economia spagnola a un radicale ripensamento delle propri linee di sviluppo ha toccato anche la catena di supermercati Eroski, costretta, negli ultimi mesi, a chiudere numerosi punti vendita. Eppure, proprio in un momento di grave recessione, questo marchio iberico della grande distribuzione ha deciso di investire sull’innovazione e sul risparmio energetico aprendo a  Gipuzkoa Oñati quello che è, di fatto, il primo supermercato europeo a emissioni zero. Il punto vendita Eroski è il primo a ottenere la certificazione dell’edilizia sostenibile BREEAM e quella ISO 50001 per la gestione dell’energia che è stata “conquistata” grazie a interventi di ristrutturazione mirati alla riduzione dei consumi energetici, a una gestione ottimale dei rifiuti e alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da 20 kW di potenza. 
La centrale fotovoltaica (che ha sfruttato anche la copertura del parcheggio del supermercato) è composta da 92 moduli che saranno in grado di produrre ogni anno 21mila kWh di energia elettrica necessari all’illuminazione e alle attività di riscaldamento e refrigerazione del punto vendita. Secondo Ennera – la società che ha curato la ristrutturazione e la riconversione del punto vendita di Gipuzkoa Oñati  - questi accorgimenti permetteranno di evitare l’emissione in atmosfera di circa 800 kg di CO².
Fondato nei Paesi Baschi nel 1969, il gruppo Eroski conta ben 2400 punti vendita in tutta la Spagna, dà lavoro a 50 mila addetti e impiegati e ha ben 450 mila consumatori associati.



Articolo de ecoblog.it