giovedì 31 ottobre 2013

Recupero delle lampadine

Si fulminano, si scaricano, si rompono. E poi? Dove finiscono le tante lampadine presenti nelle nostre case, dal bagno alla cucina passando per la camera da letto e uscendo in veranda?
Molto, troppo spesso, nel contenitore unico dell’immondizia.Pochi sanno che i rifiuti derivanti dalle sorgenti luminose sono fragili, per la presenza di vetro, pericolosi, a causa del mercurio, ma leggeri. Dove buttarli? Nei contenitori appositi, predisposti al trattamento e al riciclo. Come quelli di Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione. Il consorzio nasce nel 2004 dall’unione delle principali aziende nazionali ed internazionali del settore illuminotecnico attive in Italia (Osram, Philips, General Electric etc) per gestire la raccolta e il trattamento dei rifiuti derivanti da sorgenti luminose e apparecchi di illuminazione a fine vita, nel pieno rispetto del Decreto legislativo 25 luglio 2005 n. 151, "Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), nonché allo smaltimento dei rifiuti". 

In breve i servizi offerti dal Ecolamp:
- fornitura in comodato gratuito ai centri di raccolta di contenitori progettati per la raccolta e il trasporto delle sorgenti luminose;

- il trasporto delle apparecchiature di illuminazione e la raccolta presso centri di stoccaggio e poi verso impianti di riciclo
- il riciclo e il trattamento delle sorgenti luminose.

Il consorzio, cui aderiscono oltre 140 produttori di apparecchi di illuminazione, è senza fini di lucro, e ha come obiettivo quello di gestire dal ritiro al trasporto, fino al riciclo e allo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita. Per maggiori informazioni: www.ecolamp.it


Articolo de design.repubblica.it