martedì 28 aprile 2015

Non tutti sanno...galgo.guard.life

Pochi conoscono cosa si cela a due passi dal nostro paese...quali riti e tradizioni dietro alla caccia alla lepre
Per i galgos la vita è, se possibile, ancora più dura I galgos sono i bellissimi e dolcissimi levrieri spagnoli: un po’ più piccoli e leggeri dei greyhounds, anche loro velocissimi ed utilizzati per la caccia alla lepre.
Anche questi per gli spagnoli non sono cani, ma macchine utilizzate per divertimento.
Gli orrori sulla sorte di questi disgraziati sono molteplici: gettati vivi nei pozzi, impiccati, trascinati dalle auto, abbandonati nelle campagne con le zampe appositamente rotte a così via; parliamo di centinaia e centinaia di cani, non di qualche caso isolato!
Nelle regioni più arretrate – Estremadura, Castiglia, La Mancha – in nome delle tradizioni e della Vergine Maria, alla fine della stagione di caccia il cacciatore “doc” (galguero) deve eliminare il più perfidamente possibile il galgo che non lo ha ingrassato a sufficienza acchiappando lepri o che ormai è troppo vecchio.   Si sorvola sulle condizioni in cui vengono tenuti questi cani.
Naturalmente zero controllo nascite, zero vaccinazioni ecc.
Si pensa che almeno 20000 cani ogni hanno vengano sacrificati, ma potrebbero essere molti di più, non sono cani registrati e vengono fatti riprodurre a dismisura.
Fortunatamente molte associazioni in Europa, ed una anche in Italia, si occupano di salvarne quanti più possibile trovando loro famiglie adottive e di divulgare questi orrori, promuovendo petizioni ed iniziative di protesta e sensibilizzazione.
Purtroppo ci sono molti ed ingenti interessi economici attorno a queste situazioni.