giovedì 21 novembre 2013

Neo Bankside

Chi l’ha detto che per vivere “eco” ci si debba per forza trasferire lontano dai centri urbani? Il complesso per la NEO Bakside, ultimato a Londra alla fine del 2012, è forse l’esempio più riuscito di edilizia sostenibile anche in un contesto cittadino. Questa costruzione, realizzata dallo studio Rogers Stirk Harbour + Partner, ha, tra le altre caratteristiche, quella di avere ampie vetrate che massimizzano l’illuminazione naturale e vetri basso emissivi.




Rappresenta una delle icone del residenziale di lusso londinese il complesso Neo Bankside, progettato dal premio Pritzker Richard Rogers in posizione attigua alla Tate Modern, sulla riva meridionale del Tamigi. La zona di Bankside è una delle parti più antiche di Southwark, area cittadina che negli ultimi anni è stata soggetta a grandi processi di trasformazione e rigenerazione urbana, incoraggiato dalla realizzazione di interventi quali la Tate Modern, il Globe Theatre e il Millennium Bridge. A soli sei minuti a piedi dalla fermata della metropolitana, il complesso Neo Bankside comprende cinque edifici (alti da 6 a 24 piani), il primo dei quali (articolato su 12 piani) è stato consegnato nel gennaio 2011. 199 le unità  abitative, 34 delle quali dedicate al social housing. Si va dai monolocali per finire agli attici con quattro camere da letto, per una superficie totale di 28.600 metri quadri. Il costo medio di un appartamento si aggira sui 6 milioni di euro. A livello stradale sono inseriti gli spazi retail per un totale di 1.044 metri quadri. Una reception comune per tutti gli edifici è collocata nel punto centrale dello schema, alla base del più alto tra gli edifici del complesso. Nelle aree comuni del complesso sono previste sale da the, spa, area wi-fi per internet e sicurezza 24 ore su 24. Un ulteriore livello interrato dedicato a impianti e magazzini è posto sotto l’intero lotto. L' acquisto di un posto auto in garage si aggira sui 95mila euro.
Il progetto adotta un linguaggio contemporaneo che risponde creativamente all’articolazione e alla varietà  cromatica del contesto architettonico, mediando tra i diversi stili architettonici e le scale che caratterizzano l'area. Questa varietà  è in qualche modo ripresa attraverso i materiali costruttivi utilizzati, che vanno dai mattoni dai toni caldi simili a quelli degli edifici vittoriani della Southwark Street e della Tate Modern, al rigore fatto d'acciaio e vetro del complesso a funzione terziaria del Bankside 1/2/3 progettato da Allies and Morrison, spiegano da Rogers Stirk Harbour & Partners. 

La controventatura esterna conferisce profondità  visiva alle facciate del complesso, ammorbidite dalla presenza di schermi lamellari in legno, posti tra i due strati della pelle  a doppio involucro vetrato ed alternati a solidi pannelli coibentati, dai colori caldi.


Articolo de paperblog.com