Non è strano che la Norvegia rischi il cortocircuito energetico per mancanza di rifiuti da incenerire e paghi per bruciare i propri negli impianti svedesi? E infatti, nonostante la discussione sui giornali italiani, non c'è nessuna emergenza, almeno secondo l'Agenzia per l'Ambiente Norvegese che ha risposto alla nostra intervista
E' vero che i Paesi Scandinavi rischiano di andare incontro ad una crisi energetica a causa della mancanza di rifiuti da bruciare nei propri inceneritori? “No – risponde Pål Spillum – In Norvegia la termovalorizzazione dei rifiuti è una fonte di energia importante soprattutto per il riscaldamento domestico delle città più grandi, e in alcuni casi anche per i processi industriali. Ma esistono molte altre alternative, dall'idroelettrico al gasolio”. Idem per la Svezia. “Da noi l'incenerimento dell'indifferenziato garantisce circa il 20% dell'energia utilizzata per riscaldare gli edifici. Non direi proprio che ci sia preoccupazione nell'aria – risponde Catarina Östlund – l'importazione di rifiuti dall'estero è stata pianificata. E l'Europa abbonda di rifiuti conferiti in discarica...”.
Apparentemente, qualcosa non torna negli scambi di rifiuti scandinavi: la Norvegia importa rifiuti dal resto d'Europa, ma paga per smaltire i propri negli impianti svedesi? “E' una questione di costi – continua la Östlund – alla Norvegia conviene spedire I rifiuti da noi in Svezia perché la tariffe applicate sono più basse”. “Sì. I comuni norvegesi esportano rifiuti – spiega Spillum - ma allo stesso tempo lo Stato importa indifferenziato per produrre energia, seppur in quantità decisamente più ridotte. Può sembrare un controsenso, ma la ragione è abbastanza semplice: i rifiuti sono ormai diventati una merce a tutti gli effetti, e per questo vengono bruciati negli impianti che possono garantire I prezzi più bassi, costi di trasporto inclusi. Nell'Europa del Nord il mercato dei rifiuti funziona come qualunque altro mercato: con l'unica differenza che se tu possiedi i rifiuti devi pagare per mandarli in un impianto di trattamento...”.
Quindi non c'è stato nessun tracollo improvviso nella produzione di rifiuti norvegese... “No, la produzione di rifiuti è stata in costante aumento nel corso del tempo – continua Spillum - e perfino negli ultimi anni, per quanto attorno al 2008 si sia registrato un leggero calo, dovuto alla crisi finanziaria. In ogni caso, la percentuale di rifiuti che sono stati avviati a riciclo e a recupero energetico – soprattutto a recupero energetico – è cresciuta decisamente di più della produzione”.
Articolo de Ecopedia.it curata dalla redazione di Eco dalle Città